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Nozioni di base

La prima cosa da apprendere è inevitabilmente la posizione che dobbiamo assumere con il nostro corpo. Non è semplice essere razionali di fronte ad un individuo che ci minaccia con un coltello, quindi dobbiamo fare in modo che i nostri movimenti diventino automatici e che non inducano l’aggressore a sospettare una nostra reazione.



Quando il coltello ci viene puntato, la nostra prima reazione deve essere quella di sollevare le mani all’altezza dell’arma anche se non ci viene intimato da chi ci minaccia perché così facendo accorciamo la distanza tra le nostre mani e l’arma stessa, il viso sgomento e i palmi rivolti verso l’aggressore manderanno un segnale inconscio della nostra intenzione di sottostare ad ogni sua richiesta.          Ci sono delle posizioni standard da assumere, a secondo di dove si trova la lama del coltello, che non devono assolutamente cambiare essendo l’esito di una minuziosa e lunga ricerca:

se il coltello, ad esempio, è puntato alla gola, le mani saranno sollevate all’altezza del viso, le punte dei pollici si guardano tra loro, in tal modo il movimento che si esegue per arrivare al bloccaggio del polso dell’aggressore, non richiede un inutile torsione dei propri polsi e seguirà una traiettoria discendente così da allontanare l’arma dalla gola, stringeremo    il polso      del
malvivente nello stesso modo che usiamo per afferrare una bottiglia d’acqua tra le nostre mani e portarcela alla bocca; viceversa, il coltello puntato all’addome richiede un’impostazione diversa: le mani sempre all’altezza dell’arma, i pollici guardano verso l’alto anche in questo caso il movimento seguirà una traiettoria discendente ma, stringeremo il polso dell’aggressore come si impugna l’asta d’una bandiera.

Assumeremo la posizione più consona eseguendo lo spostamento piuttosto lentamente per non spaventare chi ci sta minacciando e in ambo i casi la distanza delle mani tra loro è grossomodo quella delle proprie spalle.          Dopo il bloccaggio, seguono le diverse tecniche applicate a differenti situazioni e qui si scopre il carattere specifico di questo metodo: l’esecuzione dei movimenti in modo speculare, cioè sia che l’aggressore sia destro o mancino, con la medesima tecnica, la difesa risulta efficace seppur con risultati     diversi.

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